“…Luppi della Natura raccoglie l’incanto, l’evocazione, la meraviglia dei processi, della rigenerazione, delle evoluzioni, delle strutture, senza retorica. È un’artista biomimetica, innestata dentro lo scheletro delle cose naturali del mondo. Coerente e puntuale, nelle sue opere non sceglie mai una visione unica, ma cerca la molteplicità di sguardi e di punti di vista, di visioni trasversali, di ipotesi di uso e funzione, di relazione; inventa nuove strade, modella visioni della complessità nella quale siamo immersi”.
Sabina Ghinassi
“….Come ha spesso asserito, il suo lavoro è continua sperimentazione, flusso ininterrotto di creatività, rapporto saldo con la materia, come l’argilla, con cui si attua un processo in cui non c’è prevaricazione, ma collaborazione, costruzione di nuovi significati e nuove forme, in grado di sostanziare un’idea, anche la più estrosa. Tuttavia, la materia, l’argilla, che poi diviene ceramica, gres, porcellana, è ripensata dalla Luppi seguendo quelli che sono gli insegnamenti derivanti dalla Natura. Una affascinante traduzione dell’elemento naturale secondo i dettami di una astrazione che è progettualità, commistione tra dato oggettivo ed evoluzione soggettiva, emozionale rivisitazione di quanto, ogni giorno, ci circonda”.
Azzurra Immediato
Sono diversi anni che nel mondo delle arti visive è presente un agire proteso verso profondi valori umani, verso un fare civile e corretto non più assoggettato esclusivamente a quell’importante stagione, oggi logora e desueta, in cui l’“Arte per l’Arte” dominava la scena. Anche le ultime frange di quell’estetismo ottocentesco, sopravvissuto ancora in diversi ambienti popolari, che aveva come valore primario un’idea del bello assoluto ed idealizzato, pare lascino il passo a interpretazioni della realtà più aderenti e corrette. È cosa ormai nota che la celebre, e oggi abusata, frase pronunciata dal principe Myškin “la bellezza salverà il mondo” , derivi da una non corretta traduzione dal russo. Si tratta infatti della “grazia”, e non della bellezza, “grazia” intesa come compiutezza, proporzione, ordine del creato, pensiero generatore di un fare sapiente.
Roberta Luppi, artista colta, capace e raffinata, agisce nel solco di questa tradizione.
“…Un fare sapiente e delicato, summa di studi, esperienze e creatività, dà vita a manufatti artistici che rispondono sempre ad un duplice valore, quello etico e quello estetico. Dunque, completi e oggi di estrema attualità. Sculture a carattere funzionale, come a Roberta Luppi piace chiamarle, per spazi urbani o per interni (o i complementi d’arredo, delicate ed eleganti ma al contempo forti e monumentali, sono il frutto di una solida formazione, di un procedere lento e metodico, di un indagare la natura. Le strutture ad essa connesse e le sue forme, il territorio e il paesaggio risultano il prodotto di genialità e di interessanti visioni”.
Paolo Degli Angeli
Ogni oggetto che il progettista offre è, nella propria essenza, espressione di comportamento umano ed evocatore di nuove possibilità.
Roberta Luppi
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